Un romantico tuffo nel passato per celebrare alcuni dei titoli più importanti che ci hanno fatto sognare e divertire
Quante volte abbiamo sentito parlare dei famigerati anni ’80? E per i più “vecchi”, quante volte avete ricordato il periodo in cui li avete vissuti? Dei sogni e delle speranze dei ragazzi, delle libertà e del divertimento, quando i pomeriggi con gli amici si trascorrevano ai bar e non era sufficiente cercare nel proprio smartphone (all’epoca d’altronde non c’erano) o sul pc per selezionare dei giochi gratuiti con cui passare il tempo.
In quell’epoca non erano ancora diffusi nemmeno gli iconici giochi da consolle che hanno spopolato successivamente e per la prima volta negli anni Novanta. Tutto appariva così affascinante, così reale, distante da queste catene virtuali che oggi hanno invaso la società.
Eppure, anche a quei tempi, la tecnologia faceva il suo corso e offriva ai giovani quelli che ora sembrano primitivi videogiochi, ma che per loro erano innovazioni incredibili. E così, fin dalla seconda metà degli anni ’70 si è passati dai flipper ai primi cabinati. Una struttura con uno schermo, dei tasti e la possibilità – inserendo una monetina – di mettersi alla prova con i giochi che venivano proposti.
La grafica lasciava il tempo che trovava, il gameplay abbastanza ripetitivo e semplice, ma all’epoca tutto questo era il nuovo che avanzava e per le comitive diventavano punti d’incontro e di sfida. Le sale giochi si riempivano, si rivelavano un vero e proprio fenomeno di massa. Tutti intorno agli arcade, sfidandosi su quello più popolare o che preferivano. Una realtà che sembra così lontana, ma che ha ispirato alcuni dei videogiochi più amati di oggi.
Il passato ha sempre il suo fascino. Il retrò attira sempre, anche quei ‘millennials’ che si pongono in una posizione solo all’apparenza più riluttante. Sarà il fascino di ciò che non appartiene più al presente, sarà che forse queste invenzioni funzionavano al punto da restare sempre attuali dopo quarant’anni. I fatti, però, dicono che alcuni dei giochi che ora vi proporremo hanno resistito al passare del tempo e sono stati capaci di evolversi ed adattarsi.
Si tratta del capitolo antecedente di Missile Command – gioco che nascerà pochi anni più tardi – ma con alcune differenze. L’attacco qui non è condotto solo da navicelle, ma anche da alieni che a ogni livello aumentano di numero, elevando la difficoltà. La missione è arrivare all’ultimo step quando si presenterà il re degli extraterrestri, quello da distruggere per salvare il nostro pianeta.
È simile a Space Invaders, per lo meno nella logica, ma differente nella modalità. L’obiettivo non è più quello di difendere la Terra, ma semplicemente la propria incolumità dall’attacco di un centopiedi che lentamente si avvicina sempre di più. Protetto dai funghi sparsi lungo il terreno, si fa scudo per arrivare alla sua preda… noi.
Avete detto “eternità”? Allora non possiamo non citare uno dei più famosi arcade mai esistiti, una vera e propria icona. La pallina gialla che ingerisce le pillole, quel rumore costante mentre si destreggia tra i labirinti. Sono ricordi senza tempo, ispirazione e punto di riferimento per l’epoca.
Le corse sbarcano anche nel mondo dei videogame. Non sono più solo da osservare in televisione. Ora anche i ragazzi si possono sentire come i loro piloti preferiti. Si tratta del primo videogame ad alta velocità con pretese di realismo, un’ispirazione per tutti i giochi di corse che arriveranno a seguire.
È qui che tutto ha inizio. È nello spin off della serie Donkey Kong che la figura di Mario inizia le sue avventure che lo porteranno a lottare per salvare la principessa Peach. Sono le prime apparizioni di un’era che dura ancorq fino ai giorni d’oggi, unendo tutte le generazioni: dai padri ai figli, con tanta felicità della Nintendo, che anche e soprattutto grazie al suo Mario ha venduto una lunga serie di consolle nel corso degli anni.
Quanti cambiamenti da quei tempi! Basti pensare che oggi tutto questo è accessibile semplicemente scaricando un’applicazione sul cellulare, oppure accendendo una consolle. Almeno in linea teorica, non c’è più bisogno di scendere in sala, trovarsi con gli amici a ridere, scherzare.
Cambia il mezzo, cambia il modo di giocare e la compagnia. Adesso è sufficiente mettere due cuffie e collegarsi in chiamata per condividere quelle emozioni. Tutto è diverso, o quasi. Sì, perché anche con il passare di decenni, con il passare di quasi mezzo secolo chi è stato capace di andare avanti, sono sempre quei personaggi che come entusiasmavano prima, entusiasmano anche oggi…
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