Videogames

Licenziamenti di massa per Riot Games: il futuro di League of Legends è a rischio?

La situazione attuale in Riot Games pone diverse domande sul futuro dell’azienda e dei suoi titoli di punta.

Il 2023 non è stato sicuramente un anno da ricordare per i lavoratori del settore informatico, quanto meno non da ricordare in maniera positiva. Aziende tech a tutti i livelli, dai giganti come Google e Amazon, alle piccole startup, hanno infatti portato avanti dei piani di tagli al personale come mai accaduto fino a questo momento. Una situazione particolarmente seria è stata quella che ha riguardato i lavoratori del mondo dei videogiochi, la cui stabilità sembra essere ancora fortemente a rischio.

Il futuro di League of Legends sembra sempre più incerto, dopo i licenziamenti portati avanti dall’azienda che lo produce – Screenshot YouTube League of Legends – zak-site.com

Anche in questo caso, a portare avanti i licenziamenti sono stati anche studi di grandi dimensioni e uno degli esempi più recenti è proprio quello di Riot Games, casa madre di un gioco popolare come League of Legends. Ora la domanda che molti appassionati si pongono è: ci saranno ripercussioni anche sullo sviluppo dei giochi? Dato il grande numero di professionisti che sono stati mandati a casa, la preoccupazione sembra più che naturale.

L’epidemia di licenziamenti non sembra arrestarsi

Riot Games, noto per essere il colosso dietro il popolarissimo League of Legends, ha annunciato una drastica riduzione del personale. Circa l’11% dei suoi lavoratori in tutto il mondo, una percentuale che si traduce in 530 dipendenti, sta per essere licenziato. Questo taglio massiccio segue una tendenza preoccupante nell’industria dei videogiochi, che ha già visto oltre 9.000 licenziamenti lo scorso anno.

I fan di LoL si chiedono se ci saranno ripercussioni sullo sviluppo dei giochi, a causa dei numerosi licenziamenti – Screenshot YouTube League of Legends – zak-site.com

Il 2024 sembra continuare sulla stessa linea del 2023, con un’ondata di licenziamenti che sta investendo diverse grandi aziende del settore, tra cui Discord, Twitch e Unity. Secondo una recente indagine della Game Developers Conference, il 56% dei partecipanti prevedeva licenziamenti nei loro studi, una previsione che si sta tristemente avverando.

Dylan Jadeja, CEO di Riot Games, ha citato come motivo principale dietro questa decisione la necessità di “concentrarsi su meno progetti ad alto impatto. Questo cambio di strategia segue gli investimenti significativi fatti dall’azienda, che non hanno portato i risultati sperati. In particolare, le espansioni del decimo anniversario di Riot nel 2019, volte a diffondere l’universo di League of Legends, non hanno soddisfatto le aspettative economiche.

La notizia ha inevitabilmente suscitato preoccupazioni riguardo al futuro dei principali titoli di Riot, inclusi League of Legends, Valorant, Teamfight Tactics e Wild Rift. Tuttavia, Riot ha assicurato che questi giochi rimarranno una priorità. Al contrario, progetti come Legends of Runeterra e l’etichetta editoriale Riot Forge subiranno dei tagli.

Nonostante i tagli, ci sono delle note positive. La seconda stagione di “Arcane”, la serie TV di successo su Netflix basata sull’universo di League of Legends, è in programma per novembre. Anche il gioco di combattimento 2D Project L sta facendo “grandi progressi”.

Paolo Pontremolesi

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