È allarme annunci di lavoro fasulli e truffaldini, ed è la Guardia di Finanza che spiega come difendersi da un fenomeno in crescita.
Le truffe sono sempre esistite, in ogni comparto, ma c’è da dire che le tecnologie hanno permesso e stanno permettendo ai criminali di agire in modo più efficace.
Molte persone conoscono già alcune dinamiche delle truffe via SMS o via email o WhatsApp, ma forse non tutti sanno che i criminali usano con successo altri canali, ovvero gli annunci di lavoro.
Il lavoro, si sa, è sempre più difficile da trovare e i criminali lo sanno. Sfruttano la debolezza del soggetto, che ha bisogno di denaro, e anche l’ingenuità dei giovani. È possibile però difendersi, se si conoscono i meccanismi di questo tipo di truffa.
Attenzione agli annunci di lavoro, se sono strutturati così vogliono fregarti
Alzi la mano chi, in cerca di un lavoro, ha vagliato decine di pagine di siti web al di fuori di quelle istituzionali. Quando si desidera trovare un impiego, si pensa di attingere a ogni canale possibile, e non dimentichiamoci che i social sono un mezzo sempre più utilizzato. Anche dai criminali però.
In qualunque piattaforma ci stiamo ritrovando a navigare, però, possiamo riconoscere quali sono le offerte di lavoro che nascondono tentativi di frode. La Guardia di Finanza ha divulgato qualche preziosa indicazione in tal senso.
Il primo campanello d’allarme da non sottovalutare è quando un’offerta di lavoro promette denaro “facile”. Se i guadagni promessi sono alti, a fronte di un lavoro “meccanico” e molto semplice, probabilmente siamo di fronte a una truffa. Altre tipologie di annunci fraudolenti sono quelli che riguardano i “semplici lavori da svolgere a casa”, come ad esempio testare dei prodotti, o mettere dei like/recensioni sui siti.
Pericolosi sono anche gli annunci di lavoro che mettono in campo università prestigiose all’estero, o alberghi e ristoranti sempre al di fuori dell’Italia. Anche in questo caso spesso si trovano promesse di paga molto alte, che dovrebbero far drizzare le antenne.
A volte le offerte truffaldine non sono così eclatanti, ma possiamo anche nutrire dei sani sospetti quando ad esempio non sono specificate bene le mansioni che si dovrebbero eseguire, o il tipo di contratto offerto, e a dirla tutta anche la dicitura “stipendio commisurato alle capacità” è una formula non trasparente, che può essere usata dai criminali o meno, ma dalla quale è sempre bene stare alla larga.
L’invito da parte della Guardia di finanza è comunque di evitare, in caso di dubbio, di inviare i dati personali, tantomeno quelli bancari, prima di avere la certezza del lavoro e soprattutto del contratto stipulato a norma di Legge.