Facebook lancia una nuova opzione per gestire la raccolta dei dati degli utenti, ma non sembra convincere tutti, vediamo perché
Con il nuovo anno è arrivata una nuova e controversa funzione disponibile su Facebook: di recente la piattaforma ha introdotto la Cronologia dei link, permettendo così di creare una sorta di archivio speciale di tutti i link su cui si fa click direttamente dall’app mobile del social network.
Meta ha infatti annunciato l’arrivo del proprio client per iOS e Android della cronologia dei link che, attualmente, è in fase di rollout a livello mondiale e che come spiegato direttamente dalla compagnia potrebbe non essere disponibile per tutti inizialmente.
La nuova funzionalità di Facebook permette di tenere traccia dei link che si cliccano
Attiva per impostazione predefinita, l’opzione può essere disabilitata a discrezione degli utenti, considerando che i dati raccolti dalla cronologia sono poi utilizzati dalla piattaforma per ottimizzare le campagne pubblicitarie degli inserzionisti, profilando annunci ben mirati per il loro pubblico. Proprio per questo, infatti, il rilascio della nuova funzione ha lasciato perplessi gli esperti di sicurezza.
Come si legge direttamente nel documento di assistenza pubblicato da Facebook, dove viene specificato che è possibile attivare o disattivare la cronologia dei link, questo nuovo tab mostrerà un elenco dei siti web vistati sul browser mobile di Facebook negli ultimi trenta giorni, ad eccezione di quelli a cui si è fatto click tramite le chat di Messenger.
L’attivazione e disattivazione può essere effettuata direttamente attraverso il pannello Impostazioni del browser, accessibile direttamente attraverso le impostazioni dell’applicazione.
Se si disattiva, Meta potrebbe impiegare fino a 90 giorni per completare la procedura di eliminazione, e per tutti i dettagli si può consultare l’informativa sulla privacy del social network americano.
In un momento storico in cui le Big Tech si stanno impegnando a regolamentare i propri prodotti per tutelare la privacy degli utenti, Meta sembra fare esattamente l’opposto, incrementando gli strumenti per la raccolta dei dati.
Nonostante Facebook presenti la cronologia dei link come un’opzione che permette di avere tutta “l’attività di navigazione salvata in un unico posto”, è abbastanza chiaro che questa non sia altro che l’ennesimo sistema di tracciamento a disposizione della piattaforma.
“Potremmo utilizzare le informazioni provenienti dal browser mobile per migliorare le inserzioni sulle tecnologie di Meta“, avverte Facebook, che promette di eliminare tutti i dati della cronologia entro 90 giorni, nel caso in cui si disabiliti l’impostazione.
È abbastanza chiaro, quindi, perché la nuova opzione stia sollevando così tanti dubbi. La piattaforma tiene traccia dei link visitati dagli utenti praticamente da sempre, e ora non sta facendo altro che chiedere l’autorizzazione per farlo. Quello che lascia perplessi, però, è come lo sta facendo.
La cronologia dei link stabilisce impostazioni sulla privacy che vengono applicate solo ed esclusivamente all’app di Facebook, il che significa che non è possibile visualizzare questo archivio speciale da un computer o da un browser mobile.
E come se non bastasse, la piattaforma ha già un’impostazione simile – chiamata Gestisci l’attività futura -, che consente di gestire la raccolta dei propri dati di navigazione al di fuori dei prodotti di Meta.
Questo significa che ora Facebook ha non solo due sezione separate in cui memorizza i dettagli sui siti web visitati, ma anche due impostazioni simili che consentono agli utenti di gestire la raccolta di questi dati. Entrambe difficili da trovare e da interpretare in modo corretto.