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Videogiochi e tutela dell’ambiente: quali sono quelli che sostengono le campagne di sensibilizzazione

Cosa accomuna i giochi digitali con campagne di sensibilizzazione contro gli incendi e gli scontri in Medio Oriente? Ecco come i videogiochi stanno sensibilizzando sulle tematiche ambientali 

I videogiochi, soprattutto negli ultimi anni, hanno acquisito un ruolo sempre più rilevante nella nostra società. Oltre ad essere una forma di intrattenimento, i giochi digitali stanno emergendo come una piattaforma potente per promuovere la sensibilizzazione ambientale e sostenere cause legate alla salvaguardia del nostro pianeta.

Incendio nella foresta, San diego, La jolla – pixabay – zak-site.com

Diversi sviluppatori di videogiochi si stanno impegnando attivamente per sensibilizzare i giocatori su tematiche ambientali, offrendo esperienze che educano e promuovono la sostenibilità.

Nel 2022, due anni dopo la devastante stagione di incendi in California che ha ridotto in cenere 1,6 milioni di ettari di terreno, Sony – in concomitanza con l’uscita del videogioco ‘Horizon: Forbidden West’ – ha stretto una collaborazione con Arbor Day Foundation, un’associazione no-profit che si impegna nella piantumazione di alberi in tutto il mondo sin dal 1972. L’obiettivo di questa collaborazione era quello di piantare un albero, fino a un massimo di 288.000, per ogni sblocco del trofeo “Reached the Daunt”.

Iniziative di questo tipo non sono nuove nel mondo dei videogiochi. Nel 2021, le Nazioni Unite hanno commissionato lo sviluppo di giochi a sfondo ecologico per sensibilizzare la generazione Z. Nel 2023, la Green Game Jam ha visto la partecipazione di numerosi giochi per smartphone, tra cui Angry Birds, Clash Royale, Asphalt 8 e Brawlhalla, contribuendo a raccogliere 700.000 dollari per la salvaguardia di ecosistemi in pericolo.

I videogiochi e la sensibilizzazione ambientale: un connubio vincente

I videogiochi digitali stanno contribuendo a promuovere sempre più la consapevolezza ecologica tra i giovani con una serie di iniziative che vanno oltre il semplice gaming come forma di evasione dalla realtà. Esplorando mondi virtuali si entra in contatto, infatti, con storie e tematiche che vanno al di là del videogioco stesso.
Ecco altri esempi significativi di giochi che sostengono le campagne di sensibilizzazione ambientale:

1. “Fate of the World” – È un gioco che permette ai giocatori di assumere il ruolo di leader mondiale e affrontare sfide legate al cambiamento climatico, alle risorse energetiche e alla sostenibilità. Attraverso decisioni strategiche, i giocatori devono bilanciare gli interessi economici con la necessità di proteggere l’ambiente.

2. “Never Alone” – È un gioco di avventura che esplora la cultura degli Iñupiat, una comunità indigena dell’Artico. Attraverso questa esperienza coinvolgente, i giocatori imparano l’importanza della conservazione ambientale e la connessione tra gli esseri umani e la natura.

3. “Journey” – Un’affascinante avventura in cui i giocatori esplorano un vasto deserto. Oltre all’aspetto estetico e all’esperienza emotiva, il gioco trasmette un messaggio di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente, sottolineando l’importanza di preservare gli ecosistemi fragili.

4. “Walden, a game” – Basato sul libro di Henry David Thoreau, questo gioco invita i giocatori a immergersi nella natura e sperimentare la vita semplice di una capanna nel bosco. Un modo per promuovere il rispetto per l’ambiente naturale e invitare i giocatori alla riflessione sul nostro rapporto con la natura.

5. “Bin Your Gum” – È un gioco web lanciato nel 2021 in collaborazione con il governo irlandese. L’obiettivo è semplice: lanciare una chewing gum nel cestino. I partecipanti hanno la possibilità di vincere un voucher da 150 euro che corrisponde alla multa prevista nel caso si venga sorpresi a gettare cibo o bevande in modo improprio. Secondo una indagine, negli anni Bin Your Gum ha ottenuto risultati significativi con il 70% delle persone che hanno ammesso di aver preso coscienza del problema. Il 45% degli intervistati ha addirittura dichiarato di aver cambiato completamente le proprie abitudini grazie alla campagna.

Videogiochi – pixabay – zak-site.com

I videogiochi e la beneficenza

Non solo ‘Horizon: Forbidden West’. Il connubio tra videogiochi e beneficenza non è una novità, e diverse organizzazioni hanno dimostrato come i giochi possano essere utilizzati per scopi sociali positivi. Child’s Play, fondata nel 2003, ha raccolto finora 55 milioni di dollari che vengono impiegati per donare videogiochi e giocattoli ai bambini ricoverati in ospedale. Extra Life, lanciato nel 2008, è un evento annuale che permette ai giocatori di raccogliere fondi per l’organizzazione Children’s Miracle Network Hospitals. Solo nel 2022, l’evento ha visto la partecipazione di cinquantamila giocatori e ha raccolto oltre 10 milioni di dollari.

Su itch.io, invece, è stato creato un bundle con l’obiettivo di sostenere economicamente Medical Aid for Palestinians, un’organizzazione no-profit britannica che fornisce servizi sanitari in Cisgiordania. Alla scadenza della raccolta fondi, sono stati accumulati 365.000 dollari, superando l’obiettivo iniziale di 300.000 dollari. In passato, una simile iniziativa è stata organizzata per sostenere la guerra in Ucraina, raccogliendo complessivamente circa sei milioni di dollari.

I videogiochi e l’impegno nel sociale

I videogiochi, però, non si limitano alla beneficenza, possono anche essere utilizzati per l’educazione civica. Nell’ottobre scorso un gruppo di utenti ha organizzato una manifestazione pro-Palestina all’interno della piattaforma di gioco online nota come Roblox. Questa manifestazione virtuale si è unita alla marea di proteste che ha invaso le strade di numerose città nel mondo reale, mostrando solidarietà.

Un’altra organizzazione nota per il suo impegno nel sociale è Humble Bundle, che destina il ricavato dei suoi bundle a organizzazioni come Action Against Hunger, Electronic Frontier Foundation e Wikimedia Foundation. In questo modo, l’esperienza del gioco diventa un’attività solidale a favore delle fasce più deboli della società, mettendo in discussione l’idea comune che i videogiochi siano solo attività competitive e individualiste.

Inoltre, i videogiochi possono anche essere utilizzati per combattere la censura e promuovere la libertà di informazione. The Uncensored Library, lanciato nel 2020 da Reporters Without Borders, fornisce accesso a dati censurati in paesi come Russia, Vietnam, Brasile, Arabia Saudita, Eritrea, Messico, Egitto e Bielorussia. Per accedere a questi dati, è sufficiente possedere il gioco Minecraft e scaricare la mappa di gioco dal sito di The Uncensored Library. All’interno dell’archivio di gioco, gli utenti possono esplorare argomenti suddivisi per paese e trovare informazioni riservate sull’andamento della guerra in Ucraina, giornalisti incarcerati, violazioni dei diritti umani, scandali e casi di corruzione. Un progetto che dimostra come i videogiochi possano essere utilizzati per democratizzare l’accesso alle informazioni, consentendo ai cittadini di organizzare forme di resistenza utilizzando strumenti apparentemente insospettabili e sfruttandone la diffusione e l’accessibilità.

Alessia Giusti

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