The Day Before è l’esempio che, anche nei videogiochi, non tutte le ciambelle riescono col buco: il suo lanco è stato uno dei più disastrosi di sempre ed ha già avuto effetti negativi.
Quando si lavoro a lungo a un progetto, il momento del lancio sul mercato, qualsiasi sia il settore, è uno dei più emozionanti e allo stesso tempo temuti. È, infatti, soltanto il mercato a stabilire se il lavoro e se gli investimenti fatti hanno avuto un senso o se, invece, si sia trattato di tempo e risorse sprecate. Questo discorso vale, dicevamo, in moltissimi settori e vale, di conseguenza, anche quando si parla di gaming. I giocatori sono in qualche modo il tribunale supremo a cui spetta stabilire se un nuovo titolo sia degno di attenzione. Quanto successo nei giorni scorsi con The Day Before è l’esempio lampante di un lancio andato male. O meglio, uno dei lanci più disastrosi di sempre.
The Day Before, un fallimento su tutta la linea
E dire che i presupposti erano ottimi. Il gioco, infatti, era stato presentato con grande enfasi. Si tratta di un survival horror ambientato in un mondo post-apocalittico e si candidava ad essere tra le sorprese più interessanti di questo periodo nell’universo del gaming. Così, però, non è stato. Fin dal suo lancio, avvenuto il 7 dicembre, il nuovo videogioco ha raccolto moltissimi commenti negativi. Come mai? Le motivazioni sono diverse, ma tutte valide. C’è chi si è lamentato della grafica, chi dei numerosi bug, chi degli scarsi contenuti.
A far infuriare maggiormente i giocatori è stato però un altro aspetto. In molti se la sono presa con Fntastic, lo studio di sviluppo. Questo perché avevano garantito un gioco di alto livello e questo non lo è stato, nonostante le grandi aspettative e importanti investimenti dal punto di vista del marketing. Risultato? 200mila acquisti nei primi giorni con, però, già 90mila richieste di rimborso.
Il videogioco che ha fatto fallire un’azienda
Come dicevamo, però, The Day Before è stato un fallimento su tutta la linea e nel vero senso della parola. La Fntastic ha, infatti, annunciato l’immediata chiusura dell’attività. “The Day Before è fallito finanziariamente e non abbiamo i fondi per continuare. Tutto il reddito ricevuto viene utilizzato per saldare i debiti ai nostri partner. Abbiamo investito tutti i nostri sforzi, risorse e ore di lavoro nello sviluppo di The Day Before, che è stato il nostro primo grande gioco. Volevamo davvero rilasciare nuove patch per rivelare tutto il potenziale del gioco, ma sfortunatamente non abbiamo i fondi per continuare il lavoro“. Così hanno scritto sul loro profilo X.
C’è da valutare ora che sviluppi avrà il videogioco. Alcuni portali hanno già interrotto le vendite. Qualcuno, invece, sta lavorando agli eventuali rimborsi, viste le numerose richieste arrivate dai giocatori. Lo studio ha annunciato che i server del gioco rimarranno operativi per il momento, ma non è dato sapersi cosa accadrà in futuro. Insomma, The Day Before è l’esempio di un lancio andato malissimo che, con ogni probabilità, diventerà un caso di studio.