I messaggi vocali su WhatsApp o li ami o li odi. Indipendentemente da questo, però, ci sono alcune regole da rispettare se li si manda, ma anche alcuni motivi per cui sarebbe meglio non mandarli.
Il mondo e gli esseri umani sono fatti da innumerevoli sfumature. Allo stesso tempo, ci sono argomenti che, anche se un po’ scherzosamente, permettono di dividere il mondo in due. Stiamo parlando di quelle cose che, tendenzialmente, o le ami o le odi. Vale per il cibo, per esempio, con quegli alimenti che hanno sapori talmente particolari che non accettano vie di mezzo. Vale, però, anche per alcuni gesti quotidiani come, per esempio, un messaggio vocale mandato su WhatsApp. Non c’è nulla da fare: o siete tra quelli che li utilizzano sempre o siete tra quelli che li odiano e si lamentano quando ne ricevono uno. Preso atto di questo, sorge spontanea una domanda: ma è giusto utilizzarli? O sarebbe meglio lasciar perdere?
Messaggi vocali su WhatsApp: usarli o no?
Certo, non possiamo negare siano uno strumento molto comodo. Permette di evitare il fastidio di dover scrivere un testo lungo con il cellulare, procedura assai scomoda, e permette anche di lasciare un messaggio a qualcuno che, magari, in quel momento non può rispondere alla vostra telefonata. Una sorta di segreteria telefonica, senza costi e senza alcuna limitazione. Allo stesso tempo, però, qualcuno ha fatto notare come si tratti, in realtà, di uno dei metodi peggiori per comunicare. Secondo gli esperti, infatti, ricevere un messaggio vocale causa nell’interlocutore ansia e fastidio. Proprio per questa ragione, sarebbe meglio un messaggio scritto o, in alternativa, la tradizionale telefonata.
Il galateo dei vocali su WhatsApp
Nonostante quanto detto, i messaggi vocali restano un metodo di comunicazione molto amato. C’è chi parla di circa 200 milioni di messaggi vocali inviati ogni giorno. WhatApp nel tempo ci ha lavorato e ha integrato alcune funzioni. Su tutte, la possibilità di aumentare la velocità dell’audio sia x1,5 sia x2. Una funzione utile per quei messaggi vocali troppo lunghi o nel caso in cui sia abbia fretta. Allo stesso tempo, in molti si sono interrogati su quali siano le regole da seguire per inviare messaggi vocali che non risultino scortesi, invadenti, fastidiosi e quant’altro. È nato così una sorta di galateo del messaggio vocale. Ecco alcuni spunti e alcune regole:
- Non mandare messaggi vocali eccessivamente lunghi. Due minuti deve essere considerata una soglia massima, oltre al quale sarebbe meglio una telefonata o un testo scritto. Se il messaggio fosse, per qualche ragione, più lungo sarebbe meglio spezzare il discorso in diversi vocali, magari in base ai diversi argomenti trattati.
- Se l’interlocutore risponde con un messaggio scritto, è opportuno fare altrettanto. La risposta scritta potrebbe, infatti, significare che l’altra persona non può o non vuole ricevere messaggi vocali.
- I vocali dovrebbero contenere il minor numero di domande possibili.
- Ascoltare un vocale potrebbe non essere immediato, al contrario di un testo scritto che non disturba nessuno. Quindi, non si deve pretendere un ascolto immediato.
- Evitare di ascoltare vocali in vivavoce e a tutto volume. Se si è in luoghi con altra gente farlo sempre in cuffia o all’orecchio.