Le festività natalizie potrebbero essere minacciate non solo dall’influenza, ma anche e di nuovo dal Covid: cosa fare
Il persistente aumento dei contagi da COVID-19, dei ricoveri e dei decessi preoccupa gli esperti, nonostante la nuova campagna vaccinale stia procedendo lentamente. Le previsioni indicano un picco durante le festività natalizie, rendendo urgente l’adozione di misure preventive come l’uso delle mascherine.
Attualmente, i dati mostrano un incremento significativo dei contagi (16,1% in sette giorni), dei ricoveri (25%) e dei decessi (23,8%). Tuttavia, è importante considerare che la diminuzione dei test effettuati può influenzare l’attendibilità di tali dati. I medici segnalano che il numero di decessi è raddoppiato nelle ultime quattro settimane, con il rischio di superare le 15.000 morti su base annua. Le varianti circolanti, principalmente appartenenti alla famiglia Omicron, attualmente presentano sintomi simili a quelli delle ondate precedenti: raffreddore, naso che cola, mal di gola, tosse e occasionalmente febbre alta e perdita di gusto e olfatto. Nonostante le varianti siano considerate meno gravi, l’aumento della circolazione del virus può comunque contribuire ai decessi. L’avanzamento della campagna vaccinale è rallentato, con solo il 7% degli over 70 che si è vaccinato e percentuali ancora più basse tra i soggetti fragili. Per stimolare l’adesione, il Ministero della Salute sta considerando l’organizzazione di open day vaccinali, semplificando le procedure burocratiche e gli appuntamenti.
Con l’arrivo delle temperature più basse, si registra un aumento dei casi di influenza. Nell’ultima settimana, sono stati segnalati oltre 542.000 casi, con una maggiore incidenza nei bambini al di sotto dei 5 anni. Nonostante l’incremento, i dati attuali sono inferiori rispetto alla scorsa stagione. Di fronte a questa situazione, i virologi lanciano un appello per il ritorno all’uso delle mascherine, soprattutto per coloro che sono a contatto con persone vulnerabili. il mantenimento di un’adeguata igiene delle mani e il distanziamento sociale sono una buona pratica. La necessità di isolamento è stata rimossa, ma è fondamentale continuare a proteggere le persone vulnerabili e adottare comportamenti responsabili. Sottolineano l’importanza di una campagna vaccinale più persuasiva. Il culmine dei contagi è previsto per le festività natalizie, e il periodo di massima intensità potrebbe prolungarsi fino a dicembre-gennaio.
In un’intervista al quotidiano La Stampa, Gianni Rezza, ex direttore della Prevenzione al ministero della Salute e professore straordinario di Igiene presso l’Università San Raffaele di Milano, ha condiviso alcune considerazioni sulla situazione legata al COVID-19 e all’influenza. Secondo Rezza, attualmente il COVID-19 circola ampiamente, come indicano i dati ufficiali, che potrebbero essere sottostimati. L’arrivo del primo freddo ha contribuito al rialzo dei casi, poiché molti virus respiratori diventano più attivi in condizioni di temperature più basse. Tuttavia, Rezza sottolinea l’importanza che il COVID-19 non faccia troppi danni, specialmente nelle persone più vulnerabili. Riguardo alle varianti del COVID-19, Rezza menziona che l’Omicron ha una virulenza minore rispetto alla variante Delta, ma può comunque causare danni significativi nelle persone anziane o immunodepresse, soprattutto se la protezione del vaccino è diminuita. La situazione dei ricoveri attualmente mostra un lento aumento, ma Rezza avverte che potrebbe peggiorare se i contagi continuano ad aumentare e se le vaccinazioni non accelerano. Parlando della campagna vaccinale, Rezza identifica diversi ostacoli, tra cui la stanchezza vaccinale, problemi logistici e la necessità di organizzare gruppi di pazienti per evitare sprechi di vaccini.
Rezza esprime preoccupazione per l’ondata di influenza che arriverà probabilmente dopo Natale e potrebbe sovrapporsi al picco del COVID-19, creando rischi di sovraffollamento nei pronto soccorso e nei reparti ospedalieri. Infine, Rezza consiglia di vaccinare la popolazione più a rischio e suggerisce l’uso delle mascherine nelle situazioni di promiscuità per le persone più vulnerabili. Invita anche i medici di famiglia a sforzi più prolungati, mantenendo aperti i loro studi più a lungo e aumentando le visite a domicilio per affrontare la situazione attuale.
Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, sottolinea l’importanza della prudenza durante le festività natalizie, date le crescenti circostanze di Covid e influenza. Anelli consiglia di evitare gli auguri con baci e abbracci per ridurre il rischio di contagio, suggerendo che mantenere una certa distanza fisica non è un segno di affetto ridotto, ma un atto di attenzione verso se stessi e gli altri. Dinanzi all’aumento dei casi di Sars-CoV-2 e influenza, Anelli esorta a tornare a comportamenti prudenti. Ammette che, sebbene la percezione del Covid sia meno spaventosa rispetto al 2020-21, rimane comunque una malattia formidabile. I dati sulla mortalità indicano un costante aumento, con circa 200 decessi a settimana. Mentre non c’è più un sistema di sorveglianza preciso sulla circolazione virale, i dati relativi a ricoveri, terapie intensive e decessi mostrano chiaramente un aumento significativo. Anelli richiama l’attenzione sulle lezioni apprese durante la pandemia, enfatizzando che la trasmissione dei virus avviene attraverso le goccioline di saliva. Pertanto, raccomanda di evitare i baci durante gli scambi di auguri e di applicare le misure igieniche conosciute. Nei luoghi molto affollati, suggerisce l’utilizzo della mascherina.
Infine, Anelli sottolinea l’importanza della vaccinazione contro il Covid e l’influenza come l’unica vera arma a disposizione, invitando le persone a proteggersi attraverso la vaccinazione.
Se sospetti di avere il COVID-19, è importante seguire le linee guida delle autorità sanitarie e agire responsabilmente per proteggere te stesso e gli altri. Ecco cosa dovresti fare:
Isolati: Rimani a casa e cerca di isolarti il più possibile dagli altri membri della famiglia o coinquilini. Utilizza una stanza e un bagno separati, se possibile.
Contatta il medico: Chiama il tuo medico o il servizio sanitario locale per segnalare i tuoi sintomi e ricevere indicazioni su come procedere. Non recarti direttamente in un ospedale o in un ambulatorio senza aver prima consultato un professionista della salute.
Fai il test: Se il medico ritiene che tu possa avere il COVID-19, ti indirizzerà per un test. Puoi recarti in un centro di test dedicato o utilizzare i servizi di test disponibili nella tua area.
Segui le indicazioni delle autorità sanitarie: Segui le indicazioni specifiche delle autorità sanitarie locali. Queste possono includere istruzioni su come autoisolarsi, quando fare il test e quando è sicuro interrompere l’isolamento.
Informa i contatti stretti: Avvisa tutte le persone con cui hai avuto contatti ravvicinati di recente, in modo che possano monitorare la loro salute e adottare le precauzioni necessarie.
Monitora i sintomi: Tieni traccia dei tuoi sintomi e consulta il medico se noti un peggioramento della tua condizione. In caso di emergenza, chiama il numero di emergenza locale.
Evita il contatto con gli altri: Resta a casa durante il periodo di isolamento consigliato, evita i contatti con gli altri e segui le raccomandazioni per la gestione sicura dei rifiuti e della biancheria.
Assumi farmaci solo sotto consulenza medica: Non automedicarti senza consultare prima un medico. Alcuni farmaci possono interagire con il virus in modi non ancora completamente compresi.
Utilizza servizi di consegna a domicilio: Chiedi a familiari, amici o servizi di consegna di fornirti cibo e altri beni essenziali per evitare di dover uscire di casa.
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