Si è svolto l’AI Safety Summit, e Elon Musk ha presentato la sua prima AI: “La migliore che esista”
Per la prima volta nella storia i più importanti ricercatori e imprenditori del settore dell’AI si sono incontrati per discutere di sicurezza. È il AI Safety Summit, dove Elon Musk ha presentato la sua nuova compagnia, xAI, che cerca investitori. Ha inoltre annunciato che da oggi sarà disponibile, a un ristretto gruppo di esperti, il primo prodotto di questa azienda, una nuova intelligenza artificiale.
Cos’è xAI
C’è una nuova compagnia che cerca personale nella Bay Area di San Francisco. È xAI, e l’ha fondata il miliardario più famoso del mondo, Elon Musk. L’azienda si è presentata al AI Safety Summit, la prima edizione di un incontro tra i maggiori esperti e imprenditori di intelligenza artificiale. Si discuteva soprattutto di sicurezza, ma Musk si è presentato per rendere pubblica la sua nuova impresa.
xAI è, nelle intenzioni del suo fondatore, una società separata da Xcorp, che possiede tra le altre X, l’ex Twitter. La separazione potrebbe essere dovuta alle difficoltà che Musk sta riscontrando nel rendere il social sostenibile e al contempo dargli l’identità da lui voluta di sito su cui si può discutere di qualsiasi cosa.
Anche se xAI è solo all’inizio, ha già assunto alcuni dei professionisti più esperti del mondo dell’intelligenza artificiale. Tra loro gli ex Google Igor Babuschkin, Tony Wu e Christian Szegedy, l’ex Microsoft Greg Yang. A guidare il team c’è Dan Hendrycks, esperto di sicurezza in fatto di AI e direttore del Center for AI Safety.
Insieme a questi nomi di alto profilo, si sarebbero uniti alla squadra una serie di professionisti del settore provenienti soprattutto da OpenAI e dall’università di Toronto. All’AI Safety Summit Musk ha anche annunciato che da oggi xAI distribuirà ad una ristretta cerchia la sua prima intelligenza artificiale, “La migliore che esista”.
Da OpenAI alle preoccupazioni, la storia di Elon Musk con l’AI
Superficialmente si può pensare che Elon Musk si stia lanciando sull’Ai in ritardo rispetto ai più lungimiranti imprenditori del settore. ChatGPT è un fenomeno di massa ormai da un anno e sia Google che Microsoft hanno lanciato i propri chatbot concorrenti. Ma in realtà Musk è stato tra i primi a credere nell’AI.
Nel 2015 infatti figura tra i fondatori proprio di OpenAI, l’azienda che ha creato ChatGPT. Nonostante questo però, il miliardario sudafricano abbandonerà l’impresa per dedicarsi ad altro. Questo però sottolinea come fin dagli albori Musk sia stato interessato nella materia.
Oggi l’AI, in particolare quella generativa, è entrata nella vita di molte persone. Dopo un anno il suo potenziale di sostituzione dei lavori creativi sembra essere ridotto. Uno studio dell’Università di Stenford ha dimostrato che ChatGPT sta perdendo di efficacia: ha più difficoltà a riconoscere i numeri primi tra una serie casuale di numeri. Ci sono però molte più paure legate a fattori di disinformazione che i ChatBot potrebbero diffondere. Lo stesso studio ha dimostrato che le nuove versioni del chatbot di OpenAI sono meno propense alle spiegazioni e non avrebbero ancora risolto il problema delle “allucinazioni”. Queste accadono quando ChatGPT inventa fatti o informazioni per un errore del codice.
Sembrano lontani i timori della “distruzione dell’umanità” che la petizione del Future of Life Institute di alcuni mesi fa pronosticava. Firmata anche da Elon Musk, questa lettera sarebbe stata elaborata da ricercatori del settore. Dopo alcuni mesi però si scoprì che i nomi di alcuni di essi erano falsi, mentre altri si sono defilati dal sostenere l’iniziativa.